Farebbe male soprattutto a noi rappresentanti d’opposizione perché dovendo svolgendere il nostro compito di controllo sulla maggioranza, dobbiamo avere una testa limpida. In questo periodo amministrativo già risulta difficile cogliere informazioni dall’organo decisorio e spesso ci sembra che neanche tra di loro ci sia un ottimo scambio di informazioni. Con questi presupposti, bere vino, proprio non esiste. Ma il quotidiano “Alto Adige” e il settimanale “FF” con ironia hanno dato la notizia del vino che si beve in Consiglio di Caldaro. Preferiremmo leggere notizie su un impegno serio della nostra Giunta, magari a favore di un tram per l’Oltradige oppure per un accesso libero al lago.
Irene Hell – Marlene Pernstich