14. September 2014

Gemeindeblatt-Artikel 12.September 2014


Von Bremsern und Weisen

Die selbsternannten „Wirtschaftsweisen“ von  Kaltern basteln seit geraumer Zeit an der Vorstellung eines Horrorszenarios: Die Dorfliste an den Hebeln der Macht!
Die von ihnen verteufelten „Bremser“ mit am Regierungssteuer des schönen Kalterns, ein Platz der aus ihrem Selbstverständnis nur ihnen gebühren kann. Alles andere scheint wie  der sichere Untergang des Abendlandes! Einerseits ehrt uns so viel Aufmerksamkeit, dennoch wollen wir hier schon einiges klarstellen.
Wenn die „Wirtschaftsweisen“ von Stillstand in Kaltern reden, so liegt dies sicherlich zu einem großen Teil an der allgemeinen Weltwirtschaftskrise. Ein nicht unwichtiger Teil natürlich auch an der finanziellen Situation unseres Dorfes. Dabei verschweigen sie aber wohlweislich, dass sie die letzten Jahrzehnte dieses Dorf regiert haben und eine große Mitverantwortung für den von ihnen jetzt angeprangerten Stillstand tragen. Sicherlich nicht die Dorfliste, die seit mehr als einem Jahrzehnt gute und standhafte Oppositionsarbeit leistet und den lockeren Umgang mit Steuergeldern in Kaltern anprangert!
Aber abgesehen davon, dass letztendlich der Wählerwille entscheidet, wer dieses Dorf regiert, ist es schon interessant zu beobachten, wie an einem „Feindbild“ gebastelt wird, das so jedem sagen soll: Seht her, wenn ihr uns nicht an die Macht bringt, werden die Chaoten der Dorfliste unser schönes Kaltern ruinieren!
Mit dieser Strategie wollen sie aber nur von ihrer eigenen Ideenlosigkeit ablenken und von der Mitverantwortung für die miserable finanzielle Situation in der sich unser Dorf befindet. Und liebe Kolleginnen und Kollegen von Mitte-Rechts, Parteiaustritte alleine genügen nicht diese Verantwortung loszuwerden!
Harald Weis - Heidi Egger - Irene Hell 

Articolo notiziario comunale 12 settembre 2014


I frenatori e i saggi

Gli autonominati „saggi dell'economia“ di Caldaro da parecchio tempo stanno creando uno scenario da film d'orrore: la Dorfliste alle leve del potere!
I maledetti frenatori al governo della bella Caldaro; un potere che secondo loro compete di diritto esclusivamente all'SVP economica. Ogni altro scenario significa la fine del mondo occidentale!
Da una parte ci lusinga tanta attenzione, dall'altra vorremmo chiarire qualche aspetto in merito:
Se i „saggi“ parlano di una situazione di stallo a Caldaro, è dovuta anzitutto alla crisi economica mondiale. Altra causa è la situazione finanziaria del paese che non permette più grossi investimenti.
Inoltre ignorano volutamente che negli ultimi decenni erano proprio loro al potere ed è da ascrivere soprattutto alle loro scelte politiche questa situazione di stallo. Sicuramente non ne risponde la Dorfliste, che da oltre un decennio svolge egregiamente il proprio lavoro come forza maggiore d'opposizione e che in innumerevoli occasioni ha criticato il leggero maneggiamento del denaro pubblico a Caldaro. Ma a prescindere che in ultima istanza decide l'elettore chi governerà il nostro paese, è interessante osservare come viene creata artificialmente l'immagine negativa del nemico: Attenzione, se non date a noi il potere, la Dorfliste rovinerà il nostro bel paese!
Questa strategia dovrebbe distrarre dalla propria mancanza di idee e dalla responsabilità per l'attuale situazione finanziaria del paese. E care colleghe e cari colleghi del centro–destra: fuoriuscite dai partiti non bastano per scrollarsi la responsabilità del proprio operato!
Tradotto da : Martin Aufderklamm

Irene Hell - Harald Weis - Heidi Egger

Gemeindeblatt-Artikel 5.September 2014


Warum eine Register für Zivile Partnerschaften?

Bei der letzten Gemeinderatssitzung stand der Beschluss der Dorfliste zur Anerkennung der zivilen Partnerschaften auf der Tagesordnung. Dabei ging es – wir berichteten – um das verfassungsgemäße Recht auf Schutz vor Ungleichbehandlung und Diskriminierung. In vielen Ländern ist es auch gleichgeschlechtlichen Paaren möglich, zu heiraten oder eine eheähnliche Gemeinschaft einzugehen, in Italien nicht. Was geschieht? Man schließt solche Verbindungen im Ausland und klagt dann die Anerkennung in Italien vor Gericht ein, in den meisten Fällen mit Erfolg. Gerichte übernehmen also die Aufgabe des Gesetzgebers.
Jede Gemeinde hat die Möglichkeit, ein Register der eingetragenen Partnerschaften zu führen. Nicht nur gleichgeschlechtliche Paare würden davon profitieren. Auch „klassische“ Frau-Mann-Beziehungen tendieren immer mehr zum Zusammenleben ohne Trauschein. Mit all den Nachteilen, die das zur Folge haben kann, vom Rauswurf aus der Mietwohnung nach dem Tod des Partners, Ausschluss von der Erbfolge bis hin zum verweigerten Besuchsrecht auf der Intensivstation. Lebt ein unverheiratetes Paar zusammen, scheint es auf dem gleichen Meldebogen auf, was aber nichts über die Art der Beziehung aussagt. Es ist also nicht nachvollziehbar, ob das jetzt zwei Menschen sind, die sich aus finanziellen Gründen einfach nur die Miete teilen oder ob das ein Paar ist. Mit dem von uns geforderten Register sollte die Möglichkeit für den Zusatz im Meldebogen: „gefühlsmäßig verbunden“ geschaffen werden. Das Ganze hätte im Moment nur symbolischen Charakter, wird aber in vielen großen Städten schon so gehandhabt.
Die Verwaltung, seit Wochen informiert über diesen Antrag der Dorfliste, hat anscheinend nicht die Zeit gefunden, sich genauer über Natur und Inhalt eines solchen Registers zu informieren und beantragte die Ernennung einer Kommission. Es braucht also eine Kommission, damit dann später eine andere Kommission die entsprechenden Unterlagen vorbereiten kann. Damit das Ganze nicht in einer Schublade landet, haben wir Ergebnisse vor Jahresende eingefordert. Unter diesen Voraussetzungen stimmen wir einer Vertagung zu.
Heidi Egger - Irene Hell – Harald Weis

Articolo notiziario comunale 5 settembre 2014


Perché un registro per unioni civili?

Alla riunione dell'ultimo consiglio comunale era all'ordine del giorno la nostra mozione riguardo il riconoscimento delle cd. unioni civili. Significa, come avevamo già occasione di dire, di una tutela costituzionale contro una diversità di trattamento e contro una discriminazione. In tanti Stati oggigiorno è permesso anche a coppie dello stesso sesso di sposarsi o far riconoscere il loro status di coppia. Non così in Italia. Allora cosa succede? Le coppie si sposano all'estero e si rivolgono poi alla magistratura italiana per vedersi riconosciuti quale coppia, richiesta spesso adempiuta. I tribunali si sostituiscono così al legislatore.
Ogni comune ha la facoltà di istituire un tale registro per le unioni civili. Ne approfitterebbero non solo coppie gay ma anche quelle “classiche” tra donna e uomo, che sempre più spesso convivono  senza certificato di matrimonio con tutte le conseguenze negative quali la perdita del diritto di abitazione in caso di morte dell'altro oppure l'esclusione del diritto di successione testamentaria fino al diniego del diritto di fare visita al partner alle cure intensive. Una coppia convivente è si registrata all'anagrafe, ma non dice niente sul tipo di relazione. Perciò non è deducibile se trattasi di due persone che dividono le spese di affitto oppure si tratti di una coppia. Con il registro da noi richiesto dovrebbe essere aggiunta la colonna con la dizione “uniti affettivamente”. Attualmente avrebbe solo un significato simbolico, ma ne dispongono già tante città.
L'amministrazione informata da diverse settimane  della nostra mozione, non ha avuto il tempo per approfondire l'argomento sia pere la sua natura che per il contenuto e ha chiesto l'istituzione di una commissione comunale che se ne occupi. Serve perciò una commissione affinché un'altra commissione predisponga i documenti necessari. Per evitare che tutto vada a finire in un cassetto abbiamo chiesto degli esiti entro l'anno corrente e a queste condizioni abbiamo accettato il rinvio della nostra mozione.

Irene Hell – Heidi Egger – Harald Weis