26. Juni 2018

Decisioni democratiche vengono privatizzate

Ci ricordiamo al secco no da parte della maggioranza di Caldaro contro una videosorveglianza a tappeto. L’inversione di rotta è stata eseguita dopo nemmeno due anni, su richiesta di privati, disponibili anche a investire propri mezzi. La protezione dei dati viene così aggirata causa interessi privati? Impressionante era anche quanto poco informata era la stessa giunta comunale sul progetto videosorveglianza.
Sulle nostre domande presentate con un’interrogazione, sull’ordine del giorno del consiglio convocato il 18 giungo 2018, le risposte erano alquanto scarse. Sembrava che i membri della giunta non conoscessero la differenza tra riconoscimento delle facce da quello delle targhe automobilistiche. E alla domanda, se nei comuni della regione Trentino-Sudtirolo, che già hanno installato le telecamere, sono stati raccolti degli esiti positivi, non hanno nemmeno risposto. Alla domanda sui costi hanno rinviato al finanziamento da parte di privati. Altrettanto mancavano indicazioni sulla maggiore mole di lavoro che graverà sui vigili urbani del comune di Caldaro e i costi per il software nonché l’applicazione del sistema. Ci chiediamo: saranno assunti anche questi dai privati?
Dubbioso se l’amministrazione di Caldaro su richiesta di pochi privati prende decisioni azzardate, che incidono sulla libertà personale e la privacy di tutta la popolazione.
Un tema più piacevole del consiglio è il nuovo interesse della maggioranza per il tram, che dalle porte di Bolzano dovrà proseguire fino a Caldaro. In campagna elettorale puntualissimo il tram diventa di nuovo tema e l’amministrazione comunale ha deciso di alzare il tono. Anche se tutto era già oggetto di discussioni e delibere, abbiamo sostenuto la mozione SVP per l’individuazione della posa dei binari. Che la pressione sopravviva anche fino dopo le elezioni provinciali, dipende da coloro che si attivano ora.
Irene Hell–Marlene Pernstich