8. März 2017

Quante ne sparano

Quello che in gergo ha una connotazione umoristica a Caldaro assume un significato alquanto serio: disponiamo di un poligono altamente attrezzato per attività sportive all’ingresso nord di Caldaro, in parte già risanato, e al confine sud del nostro paese riceveremo un poligono militare modernissimo con piazzale per elicotteri e propria rotatoria, tutto vicinissimo al canneto particolarmente protetto.
L’Ue già anni fa ha destinato la zona come area protetta per volatili migratori e per la nidificazione di uccelli rari. L’amministrazione però sembra non essere così scettica, anzi, coglie l’occasione per chiedere alla Provincia la messa in sicurezza del tratto di strada per i Campi del Lago, dall’incrocio con il “Kuchlweg” (che costeggia la sponda sud del lago) verso l’abitato di Monte. Che il poligono militare venga costruito in questa zona così sensibile, lascia imperturbati gli amministratori. Per motivi geologici non sarebbe possibile realizzare il poligono dentro la montagna. Strano se si pensa al “Felsenkeller” di Castel Varno realizzato tempo fa, non tanto lontano all’interno della stessa montagna. Secondo noi ora l’esercito avrà un impianto di esercitazione megagalattico con molte pertinenze, la Provincia in cambio avrà dei terreni attrattivi e molto lucrativi a San Maurizio a Bolzano e a noi di Caldaro rimane il rumore e ulteriore traffico e tutto questo in imminente vicinanza del lago. Dove è rimasto l’impegno per gli interessi di Caldaro e dei Caldaresi? Cosa ne hanno tratto di positivo gli organi decisori di Caldaro? Ancora una volta siamo noi gli spennati. Vediamo se l’amministrazione almeno acquisti la spiaggia militare dalla Provincia per realizzare finalmente un accesso libero al lago.

Irene Hell – Marlene Pernstich