Ancora non rinunciamo al sogno del tram
Leggendo delle quasi
infinite inaugurazioni di tunnel, aperture di tratti stradali e
manutenzioni straordinarie degli ultimi giorni, ci viene quasi il
capogiro. Non per i lavori in se ma guardando le somme di denaro
pubblico, cioè contributi, che sono stati investiti in asfalto.
Chiariamo subito: tutti i confinanti di strade molto trafficate ne
guadagnano e anche loro hanno diritto di una qualità di vita degna
nei loro paesi. Le somme spese impressionano però: il tunnel San
Daniele e la rotatoria a nord di Ora, inaugurati il 28 settembre,
gravano sul bilancio pubblico con 43 milioni di euro, il 1. lotto
della circonvallazione nord-est di Merano con 73,3 milioni di euro
(l’intera circonvallazione verrà a costare sui 192 milioni di
euro).
Gli argomenti diffusi da
anni dalla politica contro un tram in Oltradige per motivi finanziari
così non sono più convincenti. Siamo circa 20.000 abitanti in
Oltradige e il sud del Sudtirolo nell’anno 2012 ha contato quasi
2,5 milioni di pernottamenti (fonte: SMG). Secondo gli studi
disponibili in municipio servirebbero dai 200 ai 250 milioni di euro
per un tram funzionante, inclusi gli acquisti di terreno, il rinforzo
del ponte e altre spese tecniche.
Recentemente sul
quotidiano Dolomiten (del 26 settembre 2013) è uscito un articolo su
un esperto di mobilità pubblica Florian Bitzer: “Tram meglio del
metrobus, un mezzo pubblico su rotaia secondo le nostre esperienze è
molto più attrattivo che un metrobus.” L’ingegnere Bitzer,
direttore del management d’innovazione presso il consorzio
viabilità e tariffario di Stoccarda conosce bene anche il Sudtirolo.
Un peccato che a Caldaro in questo
periodo non si possa inaugurare un mezzo di trasporto pubblico
innovativo ed ecocompatibile.
Irene
Hell – Harald Weis – Heidi Egger