Il lamento degli innocenti
Indipendentemente
da come si è svolta la votazione sull’espulsione di Robert Sinn
dalla Giunta, dopo la chiusura redazionale, vorremmo esprimere
qualche riflessione. Ci onora se siamo diventati i manipolatori
dell’SVP, tanto potere all’interno del partito reggente non ce lo
aspettavamo. Grazie collega! Quello che per noi però non è
assolutamente condivisibile, è il fatto che Robert Sinn, come tutti
i candidati SVP, prima delle elezioni ha firmato una dichiarazione
secondo cui ogni esponente SVP se abbandona il partito deve
dimettersi da tutte le cariche politiche conferitegli
successivamente. Nel suo intento di esplicare la sua decisione e le
rispettive motivazioni sul “Gemeindeblatt” dd. 8/8/14 Robert Sinn
gira attorno all’argomento e cerca i colpevoli all’interno del
suo ex-partito e addirittura nella Dorfliste. Ma inadempiente a
quanto dichiarato è solo lui. Anche nell’elencare tutto ciò che
all’interno del partito al potere sarebbe andato storto, Robert
Sinn non è inequivocabile. Quale era il progetto sostenuto con
preferenza dalla giunta? Chi ha presentato la richiesta di
finanziamento con ritardo con la conseguenza che non è più stato
ammesso al fondo di rotazione? In un’intervista Robert Sinn
annuncia che ha già deciso cosa fare alle elezioni comunali 2015 ma
ancora non vuole dirlo. Di nuovo una dichiarazione vaga. Ci
aspettavamo più congruenza e più capacità di resistenza da Robert
Sinn. Ma visto che per l’area militare che potrebbe passare al
comune aveva previsto un cantiere comunale per il lago, speriamo in
più lungimiranza e sensibilità da parte della giunta. E in
generale i rappresentanti dell’ala economica dell’SVP si
lamentano di continuo. Chiediamo dove sono andati a finire la loro
proposte e progetti? Chi ha sperperato la costruzione di una
biblioteca per Caldaro, un progetto sostenuto da quasi tutti i
consiglieri?
Irene
Hell – Harald Weis – Heidi Egger