2. Juli 2014

Articolo notiziario comunale 4 luglio 2014


Diario dalla Svizzera – ultima parte

dopo due giorni d'avventura e interessanti il terzo giorno abbiamo raggiunto Bremgarten, una cittadina romantica nel cantone di Argovia con 7.600 abitanti, paragonabile a Caldaro. Visto che la stazione ferroviaria originaria non era stata costruita nel centro città nel 1902 fu costruito un tram elettrico Bremgarten – Dietikon (BD) attraversando il Passo Mutschellen. Gli argomenti espressi da coloro che sono contrari ad un trenino per l'Oltradige, secondo cui “un tram occuperebbe troppo spazio”, vengono debilitati dalla stessa BD: nel Dietikon la BD corre vicino al traffico automobilistico e per brevi tratti anche contro il flusso delle autovetture.
Per garantire un'offerta ottimale servono due binari”: anche se tra Bremgarten e il Dietikon c'è un unico binario con un secondo binario solo per 2,7 km al centro del percorso, negli orari di punta viene garantito una frequenza di 15 minuti e negli orari normali ogni 30 minuti, incluso un servizio notturno nei fine-settimana.
La salita nel tratto Warth è insuperabile”: la BD supera serpentine strette e un dislivello del 56 per mille. Nel 2010 sono stati forniti locomotori e snodabili da Stadler (il costruttore che ha fornito i vagoni del treno della Val Venosta). Nel 2012 sul tratto ferroviario lungo 18,9 km sono stati trasportati 3,3 milioni di passeggeri. L'offerta attrae la richiesta! La zona raggiungibile con il treno si è sviluppata in un abitato dei più belli e costosi della periferia di Zurigo e forse anche per questo motivo c'è una carrozza di prima classe e accesso W-Lan in tutto il treno.
A Dietikon è garantita una connessione con con la “S-Bahn” di Zurigo e a Wohlen con l'orario coordinato dei treni svizzeri.
E c'è un ulteriore offerta: le carrozze storiche della BD durante i percorsi di delizia possono essere noleggiati da privati, incluso pacchetto VIP. Tutte queste informazioni sono disponibili anche all'indirizzo: www.bdwm.ch

per la Dorfliste Kaltern Caldaro: Martin Aufderklamm

Irene Hell – Harald Weis – Heidi Egger


Foto:
il treno nuovo e quello storico
© Martin Aufderklamm