21. Oktober 2014

Articolo notiziario comunale 10 ottobre 2014


Costruzione di una biblioteca nuova – una componente per la democrazia

Gli “ex-Freiheitlichen” continuano a criticare la progettata nuova costruzione di una biblioteca pubblica. Sono nel loro mirino le spese di costruzione e i seguenti costi di gestione.
Noi siamo del parere che le spese di costruzione, stimate in un milione di euro, sono sostenibili e le future spese di gestione accettabili, considerando il servizio che una tale struttura può svolgere per la comunità del paese.
Se l’espressione culturale di citato gruppo inizia e termina con l’innalzamento del “Maibaum (tronco d’albero senza corteccia e una corona con qualche bandierina, installata a Caldaro da maggio 2013 fino alla fine di novembre dello stesso anno, anche se la corrispondente tradizione a nord del Sudtirolo lo conosce solo di maggio), allora a noi sta a cuore la nuova biblioteca.
L’assoluta necessità di questa struttura l’abbiamo indicata ripetutamente sottolineando anche le condizioni precarie della direttrice e dei volontari che operano nell’attuale biblioteca. Ora vorremmo porre la nostra attenzione sulla ragione d’essere di una tale struttura nei tempi attuali. L’Internet non la rende superflua?
Nonostante uno sviluppo rapidissimo dei media digitali e della comunicazione, che sembrano diminuire l’importanza del libro, l’esistenza di una biblioteca rimane importante. Anche se diventano sempre più importanti le offerte di CD, DVD, diverse software e gli e-books, il libro classico avrà sempre il suo valore. Non dobbiamo dimenticare anche l’aspetto sociale di una biblioteca pubblica, che funge da luogo d’incontro e di formazione con un’atmosfera particolare.
Inoltre dobbiamo renderci conto che biblioteche servono anche all’esercizio di un diritto fondamentale della democrazia: il diritto ad un’informazione libera, che significa anche che tutti possano accedere ai media indifferentemente dal proprio status sociale. E perciò sosteniamo questo progetto, affinché Caldaro disponga finalmente di una biblioteca adeguata alle dimensioni del nostro paese.
Irene Hell - Harald Weis - Heidi Egger