“dialogare e vincere!”
Questo il titolo
di una serie di manifestazioni eseguite recentemente dalla I Commissione
legislativa del Consiglio provinciale. Da anni si cerca di approvare una nuova
legge sulla democrazia diretta. Nel 2009 fallì un plebiscito in merito, perché
non è stato raggiunto il quorum di 40.000 voti. In febbraio è stato affondato
un disegno di legge di Arnold Schuler a causa dell'alto numero di firme
richieste. Ora i politici fanno un nuovo tentativo: si avvicinano alla base,
ascoltano, pongono domande e coinvolgono la cittadinanza. Quello che i partiti
non sono riusciti ora, si tenta con l’aiuto del popolo. Sono state organizzate
sette serate di discussione di cui una, il 4 novembre nella “Haus Unterland”.
Hanno colto l’invito una sessantina di persone. In piccoli gruppi si è discusso
argomenti intorno al tema “democrazia” e sono stati annotati proposte, critiche
e idee. Plebisciti del passato, come quello di Caldaro e anche quelli più
recenti di Malles, Bressanone e Maranza erano al centro dell’attenzione. La
discussione è stata condotta ponendo domande concrete :
Su quali temi si
vorrebbe essere partecipi della decisione? Cosa si vorrebbe delegare? Come
viene percepita la democrazia in Sudtirolo? Quali sono le questioni più
importanti? Come raggiungere decisioni idonee per un consenso? Risultava che le
cittadine e i cittadini vogliono partecipare alla decisione quando trattasi di
grandi progetti. Il popolo non è maggiorenne solo il giorno delle votazioni. Il
popolo serve da correttore per i politici che hanno perso l’aggancio con la
realtà. E se si vuole diminuire la riluttanza politica e le proteste dei
cittadini “arrabbiati” si devono trovare mezzi e vie per coinvolgere la
cittadinanza alla politica.
L’esito degli
ultimi referendum ha confermato gli uni e risvegliato gli altri. Perché
democrazia significa proprio questo: “impero del popolo”!
Irene Hell – Heidi
Egger – Harald Weis